Guido Tirelli architetto. Una scoperta nel liberty emiliano

5,00

2001
22×24 cm;
281 pagine
200 illustrazioni a colori e b/n

Descrizione

Guido Tirelli (Reggio Emilia, 1883 – Barcellona, 1940) lavora a Salsomaggiore dal 1913 al 1925 con la carica di ingegnere capo del Comune. Qui elabora il primo piano regolatore ispirandosi – unico caso in Italia insieme a quello di Milanino – ai criteri della città -giardino ed entra in contatto con alcune delle maggiori personalità artistiche e culturali dell’epoca tra cui l’architetto e storico piacentino Giulio Ulisse Arata. Ma è soprattutto a Milano, con il progetto di ristrutturazione del Teatro Carcano (1925 circa) e di diversi edifici d’abitazione, a Piacenza con la realizzazione della Loggetta delle Grida (1917), a Sanremo con la costruzione del Cinema Teatro Centrale (1924) in collaborazione con Galileo Chini e Alessandro Mazzucotelli e nell’Agro Pontino con la realizzazione di scuole e chiese per i nuovi Villaggi Rurali sorti dalle bonifiche fasciste, che Tirelli assume una dimensione nazionale. Dimensione che trova il momento di massima conferma con la pubblicazione nel 1923, ad opera della Crudo e C. Edizioni Artistiche di Torino (una delle più importanti case editrici del liberty), del volume monografico Palazzine e ville signorili. Gli Anni ’20 segnano l’apice del suo successo professionale con incarichi in tutta la penisola – Brindisi, Bologna, Genova, Milano – anche se è nella sua città natale che Tirelli lascia i segni più evidenti della sua evoluzione professionale: l’Albergo Posta (1910-1926), l’ammodernamento del Teatro Ariosto (1927) e numerosi palazzi e ville, tra cui Villa Zironi (1925).

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