Ancora per un certo periodo di tempo ci rimane la possibilità di venire liberamente ad una decisione, la decisione di prendere un corso che sia diverso da quello che abbiam percorso nel passato. Possiamo ancor decidere di allineare la nostra intelligenza a quella della natura.

Joseph Beuys

Joseph Beuys, Le 7000 querce, Kassel 1982

Nel 1982, invitato a Kassel in occasione di Documenta, Joseph Beuys presenta l’opera “Le 7.000 querce”. L’opera consiste in questo:

  • accatastamento di 7.000 blocchi di basalto in forma di cattedrale, simbolo della comunità di uomini riuniti da un impulso spirituale;
  • piantumazione della prima quercia;
  • acquisto da parte del pubblico di un blocco di basalto al costo di 500 DM (300.000 lire) mediante donazione finalizzata alla copertura dei costi della piantumazione di una quercia in una area ambientalmente compromessa di Amburgo;
  • progressiva scomparsa della “cattedrale fisica” e sua metamorfosi in una concreta idea di alleanza uomo-natura, un processo che impiegherà circa 300 anni ad esaurirsi, lasciando in eredità un bosco risanatore di un’area fortemente ferita.
Documenta VII Kassel, 1982 – Fondazione Bonotto

L’arte di Beuys è rivoluzionaria perché scardina la tradizionale concezione della bellezza come gesto estetico, scollega ideale artistico e manufatto; propone, invece, la bellezza come atto della volontà, totalmente morale perché totalmente libero, cioè consapevole. Conoscenza, estetica ed etica sono una conseguenza della volontà, non più del sentimento. La cattedrale di basalto diventa scultura sociale, cattedrale spirituale e azione trasformativa vivente (cfr. Roberto Cresti, Joseph Beuys. La parola e la rosa).

Croce e Cattedrale tra le montagne, Caspar David Friedrich, 1812
Joseph Beuys, Le 7000 querce, Kassel 1982

Ogni uomo è un artista non perché possiamo tutti essere come Picasso o raggiungere la notorietà per 15 minuti. Ogni uomo è un artista perché, grazie al pensiero, può agire liberamente (cioè moralmente) e, partendo da una materia povera e amorfa, grazie alla propria creatività e alla volontà, generare vita, co-creare in alleanza con la Natura. L’arte è la capacità (esclusivamente umana) con cui l’uomo continua l’opera della Natura, in alleanza con essa, avendone cura e responsabilità. Non c’è alcun residuo sentimentale nell’azione di Beuys. Pura volontà libera, perché guidata dalla conoscenza.

La rivoluzione siamo noi

Il denaro, spirito congelato nella materia morta del basalto, diventa vita, una quercia, grazie ad un atto libero della volontà. La donazione è, infatti, il gesto massimamente morale che libera la forza trasformatrice del denaro, sangue arterioso di una comunità vivente.

Amburgo, alcune delle 7.000 querce oggi

Oltre che per responsabilità sociale, anche per questi motivi, strettamente legati ad una idea contemporanea di arte e cultura come azione trasformativa concreta, la Fondazione Palazzo Magnani ha deciso di procedere alla compensazione di CO2 generate dalle sue iniziative. Ogni progetto culturale, mostra o evento, inevitabilmente genera CO2, sia nella fase di produzione che di fruizione da parte del pubblico, che auspichiamo sempre numeroso.

Grazie alla sensibilizzazione attuata dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Reggio Emilia, la Fondazione Palazzo Magnani ha poi scelto, tra le tante soluzioni possibili, di procedere tramite l’acquisto di crediti di sostenibilità erogati dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano – Riserva MAB Unesco. La valutazione e la certificazione delle emissioni saranno condotte tramite i partner Ambiente Lavoro e Salute e Università di Parma. Un atto concreto a favore delle generazioni future.

Un gesto autenticamente artistico.