Rinchiusi nelle nostre case ci siamo trovati a dover osservare più da vicino gli oggetti che ci circondano, alcuni familiari, altri meno, gli oggetti sono diventati compagni di viaggio in questi mesi di chiusura.

Abbiamo reagito in modo diverso a questo rapporto obbligato con loro, sentendoci sopraffatti, sentendoci estranei oppure complici. Vedere gli stessi angoli di casa nostra da una parte ci ha reso più attenti, dall’altra ha fatto sparire le cose, in un continuum difficilmente divisibile. Le nuove relazioni che si sono create in questo gioco di sguardi riporta alla memoria la serie fotografica, a cura di Elio Grazioli, che Jean Baudrillard portò a Fotografia Europea nel 2009, anno in cui il tema era Eternità.

Jean-Baudrillard-Florida-1990
Jean Baudrillard, Florida 1990

Filosofo francese, Jean Baudrillard ha contribuito a definire il concetto di Postmodernità. La realtà scompare dietro le immagini e si crea un rovesciamento di visione nel quale non siamo più noi a guardare ciò che ci circonda, ma è ciò che ci circonda che ci guarda.

Il mondo che Jean Baudrillard ci racconta attraverso le sue fotografie è quello di oggetti–segni, iperreali, collocati in un mondo che “non vuole durare”, uno spazio dove il tempo è assente. Gli oggetti diventano espressione della posizione sociale degli individui nella società.

La fotografia ha un ruolo determinante in questo scambio delle parti, non è più il soggetto che attivamente sceglie di fotografare un oggetto:

Se una cosa vuole essere fotografata, è che non vuole consegnarci il suo senso, non vuole riflettersi. È che vuole essere colta direttamente, violata sul posto, illuminata nel suo dettaglio. Se qualcosa vuole diventare immagine, non è per durare, è per meglio sparire.

Il ruolo del soggetto viene definitivamente ribaltato:

Il soggetto è un buon medium solo se entra in questo gioco, se esorcizza il proprio sguardo e il proprio giudizio, se gioisce della propria assenza.

Siamo comparse di un mondo che si manifesta nella sua “pura apparenza”.

Jean-Baudrillard-Sainte-Beuve-1990
Jean Baudrillard, Sainte-Beuve 1990

Per approfondire: Il tempo dell’immagine di Elio Grazioli, catalogo Fotografia Europea 2009, Eternità.